Punto nascita “Maternità sicura”
05/05/2018
"Se la salute è un diritto, battersi per il suo rispetto universale è
un dovere".
L´emergenza vera è oggi garantire un accesso sicuro al parto e
cure adeguate a madri e neonati.
Questo il link per il video: https://youtu.be/3vxiNoCzjXA
Mamme, bambini, ostetriche: il cerchio magico nel quale
comincia la vita, in Guinea Bissau è un cerchio maligno: qui
l´avventura di nascere troppo spesso diventa incubo e tante vite
se ne vanno.
Sono passati quasi 40 anni dalla Conferenza di Alma Ata in cui
emerse la necessità di investire a livello globale sulla Primary
Health Care (PHC), un´assistenza sanitaria di cure primarie che
fosse accessibile a costi sostenibili per tutti e distribuita nei
diversi livelli assistenziali del sistema sanitario, dalle famiglie agli
ospedali, dalla prevenzione alla cura1.
Nonostante il miglioramento dello stato di salute conseguito negli
ultimi decenni, le diseguaglianze nella salute continuano a
persistere o addirittura ad aumentare: quasi la metà della
popolazione mondiale non ha ancora accesso ai servizi sanitari di
base2 e la PHC è stata spesso abbandonata a favore di una vera
e propria commercializzazione della salute. Questo è quanto
accaduto non solo nei paesi occidentali più ricchi, ma anche nei
paesi in via di sviluppo e lo vediamo tuttora nel continente
africano. Nei paesi dell´Africa sub-sahariana l´offerta assistenziale
delle cure di base è il più delle volte mal gestita o addirittura
assente in molti ospedali, lasciando gran parte della popolazione
priva di qualsiasi forma di assistenza sanitaria e senza alcuna
possibilità di cura. Ancora oggi l´Africa registra il più alto numero
di morti materne e infantili, spesso prevenibili con la presenza
sul territorio di un sistema basato sulle cure primarie. Per questo
è necessario impegnarsi con il personale e le autorità locali a
rendere l´ospedale agibile e soprattutto un baluardo sicuro per la
cura e l´assistenza dell´intera popolazione. Ma il solo ospedale
non basta per garantire una salute equa e accessibile a tutti. La
PHC deve partire prima di tutto dai villaggi, attraverso le attività
di sensibilizzazione ed educazione sanitaria, il controllo regolare
del peso dei bambini e la somministrazione periodica dei vaccini,
e con la necessità di istituire dei centri di salute periferici – gli
Health Centers – in grado di assistere le donne in gravidanza e
all´occorrenza trasferire le pazienti più gravi presso l´ospedale più
vicino, nel caso di complicanze ostetriche. Gli Health Centers
potendo intervenire con efficacia e sostenibilità, creano un
processo di sinergia tra i diversi sistemi di assistenza sanitaria,
impedendo all´ospedale di essere polo unico di attrazione per
l´intera popolazione, causando ricoveri inappropriati, un aumento
dei costi della struttura e un drastico abbassamento di qualità
nell´assistenza offerta.
La Foggia solidale compie un piccolo-grande ´miracolo´:
inaugurato il 23 marzo 2018 un punto nascita “Maternità sicura”
in Guinea Bissau, a Bigene, cittadina nel nord del piccolo paese
dell´Africa occidentale, con i fondi del Rotary Club Foggia
“Umberto Giordano” che ha finanziato l´acquisto del materiale
sanitario e la formazione delle ostetriche locali, ed i fondi della
ong Solidaunia, che ha finanziato la costruzione. Il progetto
“Maternità Sicura” a Bigene, fu presentato da Maria Buono, nel
suo anno di presidenza rotariana 2102-13, convinta sostenitrice
dell´efficacia degli interventi umanitari in loco per migliorarne le
precarie condizioni di vita delle Donne nella tutela del parto, e
rientra nella Aree di intervento della Rotary Foundation “Ambito
materno /infantile”.
L´inaugurazione si è felicemente conclusa alle ore 17, alla
presenza della Presidentessa e altre autorità rotariane del club di
Bissau, della Presidente della Caritas nazionale, del Segretario
Generale del Ministero della Sanità, del Direttore Medico
responsabile della regione di Cacheu, dell´Amministratrice locale
di Bigene, del socio rotariano dr. Rosario Magaldi, della
presidente dell´onlus Solidaunia, Anna Tappi, e del dr. Antonio
Scopelliti.
Venerdì 4 maggio, alle 18.30, presso la Masseria De Vargas,
sede della Fondazione Siniscalco Ceci-Emmaus (Via Manfredonia
km. 2,1), hanno raccontato la loro esperienza nell´ambito del
progetto “Maternità Sicura“ la presidentessa di Solidaunia, Anna
Tappi, e i medici foggiani Tonio Scopelliti e Rosario Magaldi che,
con l´ostetrica Milena Picca, hanno accompagnato per tre mesi
l´avvio delle attività, con la proiezione anche di un filmato che ha
mostrato varie tappe della preparazione del punto nascita e della
inaugurazione.
Il Rotary e Solidaunia nell´impegno umanitario
Bigene, al confine con il Senegal e comprensivo di 35 villaggi,
registra una popolazione di circa 10.000 abitanti, ed un
hinterland di 60.000 abitanti, con un altissimo indice di mortalità
neonatale ed infantile, essendo la Guinea Bissau tra i paesi
dell´Africa con il più alto tasso di malnutrizione in età pediatrica.
Infatti, il 14%, ovvero 1/7, muore prima del 5° anno di vita.
Spesso la malnutrizione inizia prima della nascita attraverso la
malnutrizione materna a causa della fame, povertà, svezzamento
precoce, ignoranza e tabù, e questo contribuisce al 3% di nati
morti in utero. L´80% della mortalità materna può essere evitato
mediante accesso ai servizi di assistenza sanitaria e la
formazione di Operatori sanitari.
Il progetto, svoltosi in partenariato con l´onlus Solidaunia, ha
goduto di sovvenzione globale e della condivisione di 11 Club del
Distretto 2120 Puglia e Basilicata (Foggia - Foggia “Umberto
Giordano” - Foggia “Capitanata” - San Giovanni Rotondo –
Gargano – Bari – Trani - Martina Franca - San Severo - Lucera –
Cerignola - Manfredonia - Andria), nonché del club di Bissau e
della Diocesi presente sul territorio, che ha accolto
favorevolmente l´iniziativa.
Il 1° Punto Nascita, arredato con qualificate attrezzature
sanitarie di Sala travaglio - Sala parto - camera per la degenza
con 4 posti-letto – Ambulatorio attrezzato per visite, nasce a
fianco dell´esistente semplice “Centro Nutrizionale”, gestito dalle
Suore Oblate del Sacro Cuore di Gesù, sotto il coordinamento
della Diocesi di Bissau per incarico dell´UNICEF, con la mission di
visite periodiche ai bambini e distribuzione di alimenti specifici
per quelli malnutriti, ed eventuale somministrazione di terapie,
con monitoraggio dello stato di salute.
Dopo un´attenta analisi della situazione, il RC Foggia “U.
Giordano”, consapevole dello stato di gravità esistenziale della
popolazione, ha inteso con il progetto “Maternità sicura”
intervenire direttamente in uno dei territori più poveri del
continente africano.
La struttura ospedaliera è stata realizzata dall´onlus Solidaunia,
mentre il Rotary ha provveduto oltre alle attrezzature anche alla
formazione delle ostetriche (115 matronas) dei 57 villaggi
limitrofi per la tutela del parto non complicato, considerando che
esse operano in condizioni precarie per assenza di conoscenze
mediche e sanitarie; la formazione è stata affidata al dr. Antonio
Scopelliti, ostetrico-ginecologo, medico missionario,
continuamente impegnato in azioni di volontariato, aiuto e
formazione sanitaria nei Paesi del Terzo Mondo, mentre il
monitoraggio è stato curato dall´Ostetrica Rita Cuttano,
dell´Azienda Ospedaliera-Universitaria (AOU) di Foggia, con il
compito di coinvolgere le donne mediante attività sul campo. Per
garantire una presenza stabile di controllo, la Diocesi e
l´Università di Foggia hanno avviato un programma di
collaborazione con le Autorità e la Diocesi locali, inviando anche
missionari. Notevole è stato l´impegno del socio rotariano, dr.
Rosario Magaldi, Direttore della Neonatologia e Terapia Intensiva
Neonatale presso l´AOU di Foggia, appena andato in pensione,
del dr. Scopelliti e dell´ostetrica Picca, tutti ex-dipendenti
dell´AOU di Foggia, che dal 4 gennaio 2018 hanno soggiornato a
Bigene per collocare e collaudare le attrezzature ma senza
dimenticare l´assistenza sanitaria e la formazione. Al momento
del taglio del nastro, una profonda commozione ha coinvolto
tutti: abbracci, sorrisi ma, soprattutto, la consapevolezza della
necessità di garantire continuità formativa e sostenibilità.
Il Rotary club Foggia “U. Giordano” non ha ultimato il suo
percorso ma ha raggiunto solo un traguardo; il prossimo
riguarda il progetto “PROGRESS”, proposto dal Presidente in
carica, Luciano Magaldi, finalizzato alla formazione professionale
di 9 Operatori Sanitari, medici e paramedici, della Guinea Bissau
per conferire “autonomia” gestionale al piccolo Ospedale. Gli
Operatori Sanitari locali, dopo un anno di adeguata formazione in
ambito specialistico di Anestesia – Ostetricia/Ginecologia –
Pediatria/Neonatologia e Chirurgia Pediatrica, presso l´AOU di
Foggia e la Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni
Rotondo, ritorneranno in Guinea Bissau per prestare la propria
opera.
Questa volta i club del Distretto che condividono il progetto sono
15 (Foggia - Foggia “Umberto Giordano” - Foggia “Capitanata” -
Bari - Trani - Martina Franca - Magna Grecia - San Severo -
Lucera - Cerignola - Manfredonia - Matera - Valle d´Ofanto -
Andria), felici di operare per il bene comune.
Ciò che sembrava un sogno è diventato una bellissima realtà!
Si sono celebrate già le prime nascite e altri medici rotariani e
non si stanno prenotando per offrire il loro service a sostegno
della vita.
“...nulla va perduto nella vita, nessun frammento di bontà e di
bellezza, nessun sacrificio per quanto nascosto ed ignorato,
nessuna lacrima, nessuna amicizia...”.
Dr. Rosario Magaldi