COMUNITÀ DI VITA: ACCOGLIENZA E CONDIVISIONE
DATA DI INIZIO: 8 Dicembre 1978
IDENTITA'
- È una cosa nuova dal sapore antico: un gruppo di famiglie, singoli e preti salesiani decidono di formare una comunità di vita: promuovere interventi di accoglienza, con lo stile di D. Bosco, per i giovani più svantaggiati in un clima di famiglia. Nella nostra scelta sono coinvolti pienamente i nostri figli, che sono cresciuti e crescono in un ambiente spesso considerato dall’esterno “a rischio”.
- È una comunità cristiana: ci ispiriamo ai valori del Vangelo e della Nonviolenza, promossi dal nostro IDEARIO.
- È una comunità fraterna: ci sforziamo di vivere tra noi relazioni autentiche, superando la paura dell'altro, accogliendoci come siamo e perdonandoci reciprocamente.
- È una comunità solidale e di vita semplice: mettiamo in una cassa comune parte dei proventi del nostro lavoro, stipendi e pensioni, per i bisogni emergenti di tutti. Viviamo con dignità e sobrietà, avendo scelto di non accumulare. Contribuiamo negli aspetti che ci riguardano alle spese dell'Associazione.
- Ci sentiamo parte integrante della grande Famiglia Salesiana, con la nostra peculiare identità, che si basa su un rapporto di tipo paritario tra laici e consacrati: vita, missione, responsabilità sono pienamente condivise nel quotidiano, promuovendo l’azione educativa, secondo lo spirito e il metodo di D. Bosco.
- Abbiamo posto le basi e creato l’ambiente favorevole alla nascita e allo sviluppo del Progetto Emmaus, di cui è titolare l’Associazione ”Comunità sulla strada di Emmaus – ONLUS”
COMPONENTI
- Don Vito Cecere; don Michele de Paolis; don Gerardo Russo.
- Ele Ruggiero e Dora Capozzi (tre figli)
- Nino Di Pilla e Lola Maddonni (due figli)
- Marino Valente e Anna Santoro (tre figli)
- Lino Aprile e Patrizia Liquori (una figlia)
- Nico Delle Noci e Francesca Cristiani (2 figli)
- Tonino Sílvestri
GRUPPO DI COORDINAMENTO
- Lola Maddonni (Coordinatrice della Comunità)
- Marino Valente
- Francesca Cristiani
Indirizzo di posta elettronica della Comunità: comdivitaemmaus@libero.it
INCONTRI
- Riunione settimanale
- Incontro di Preghiera
- A fine mese celebrazione del perdono
- Ritiri spirituali
CASSA COMUNE
Ogni famiglia, ogni singolo e la Piccola Comunità vivono del proprio lavoro e versano nella cassa comune una percentuale dei propri proventi, per i bisogni emergenti di tutti.
La nostra vita di condivisione si caratterizza:
NEL VILLAGGIO EMMAUS
- Presenza educativa diurna e presenza notturna
- Partecipazione attiva all’organizzazione ordinaria del villaggio
- Animazione ai giovani accolti del villaggio (diario, storia personale, ritiro mensile, buona notte…); avvenimenti e feste (presepe vivente, carnevale…);
- Pranzo comune come incontro "conviviale". (dall’espressione coniata da Don Tonino Bello: "convivialità delle differenze")
VOLONTARIATO NELLE DIVERSE PRESENZE DELL’ASSOCIAZIONE
Inoltre è opportuno sottolineare che:
la comunità di vita è un vero e proprio impegno all’interno dell’Associazione così come viene espresso nello STATUTO dell’Associazione all’Art. 2 SCOPO ….”
Vivere in comunità formate da consacrati e laici (famiglie e singoli) condividendo il quotidiano.
Secondo questa formula in ogni incontro conviviale figurano i seguenti elementi:
- La presenza dell’altro (Mai senza l’altro)
- Il faccia a faccia dei commensali (la commensalità)
- La condivisione dei beni
- Il clima di gioia e di festa
- I segni della sovrabbondanza, fino agli averi, allo spreco, alla trasgressione consentita
- La narrazione della vita quotidiana
- La disponibilità a perdonarsi
- Il rinforzo dei legami amicali
- Il desiderio, infine, di rivedersi ancora.
Al centro della convivialità c’è il convitto, il mangiare insieme nel banchetto. Un valore fondamentale che diventa la cornice antropologica e lo sfondo integratore dell’educazione interculturale. Dalla convivialità si deve partire per costruire un umanesimo della condivisione.