VILLAGGIO DON BOSCO

Sorge a pochi chilometri da Foggia, in agro di Lucera ed è formato da tre ridenti borgate, immerse nel verde, con “grappoli di case” attorno a spazi di comune incontro; un ampio auditorium, con teatro esterno annesso, per 300 persone; un centro polifunzionale con aule per la formazione, spazi laboratori, biblioteca e centro di documentazione; un laboratorio didattico per le energie alternative; una pala eolica ben visibile già dalla statale Foggia Lucera; circondato da un amplio frutteto di circa duemila piante.

Il progetto nasce nell'anno 2000: accogliere i minori stranieri che a frotte arrivavano da noi. Sfuggivano a situazioni di estrema miseria, a guerre e a trattamenti persecutori. Contiene proposte di forme nuove di accoglienza, con risposte articolate, fortemente caratterizzate da interventi educativi. Presentato al tavolo “Emergenza Puglia”, fu finanziato dalla Presidenza del Consiglio del Governo D'Alema.

Perché un villaggio - L'idea del villaggio nasce dal voler ricercare nuove forme di convivialità che siano risposte concrete all'isolamento in cui viviamo. Il fatto che famiglie decidono di condividere un percorso della loro vita per accogliere ragazzi in difficoltà prevede una circolarità dei processi educativi che interroga l'attuale organizzazione familiare sempre più spinta verso l'isolamento.

Per una cittadinanza partecipe e accogliente - Il villaggio non si vuole caratterizzare come un contenitore del disagio giovanile e/o adolescenziale. Vuole invece rappresentare per la comunità civile e sociale un punto di riferimento culturale, un laboratorio di pensiero ed azione nel campo educativo, con particolare riferimento alla qualità della vita familiare e relazionale.

Si presenta come uno spazio aperto, dove coppie in crisi e famiglie in difficoltà possano ritrovare il significato del proprio rapporto e della propria esistenza, condividendo per brevi periodi con altri le difficoltà e delle sofferenze che la vita riserva.

Volendo rispondere alla domanda di minori stranieri, il villaggio si propone come uno spazio multietnico, dove sperimentare la scoperta e la valorizzazione della diversità. La nostra società di fatto si avvia a divenire convivenza di molteplici etnie e raramente ci sono luoghi di reale confronto costruttivo tra culture e modi di vivere diversi.

Il Villaggio vorrà divenire un Centro di Studi, collegato con le Università del territorio, per orientare gli interventi educativi a favore di minori; offrendo opportunità di corsi formativi e di aggiornamento per genitori, insegnanti e operatori sociali; formazione permanente per famiglie e singoli; palestra per tirocini pratici degli studenti della Facoltà di Scienze dell'Educazione.

Le attività di accoglienza vengono realizzate in stretta collaborazione con gli Assessorati ai Servizi Sociali del territorio e con il Tribunale dei Minori.