Per noi il “tossicodipendente” è anzitutto una persona,
con la sua originalità e le sue preziose risorse, ma anche con i suoi bisogni,
specie quello di essere accettato e riconosciuto. La storia della sua vita, anche
se segnata e ferita, non ne fa diminuire il valore, che rimane intatto e costituisce
un mistero da rispettare.
Siamo persuasi, come Don Bosco, che ogni giovane, anche il più disgraziato,
ha in se un punto accessibile al bene: è compito dell’educatore scoprirlo
e farlo sviluppare. Non consideriamo l’accolto un contenitore vuote che
noi, “sani”, riempiamo in qualche modo: egli ha in sé le energie
per risollevarsi e riuscire a modificare il proprio stile di vita. Accogliamo
quindi con un preciso Progetto Educativo, di cui parleremo in seguito.
Iscritti all’Albo Regionale Definitivo degli Enti Ausiliari, ci definiscono
comunità terapeutica, per il fatto che i giovani accolti seguono
un preciso programma di recupero dalla tossicodipendenza con l’ausilio di
esperti (medico, psicologhe, assistente sociale), ma per scelta siamo una comunità
educativa.
PROGRAMMA EDUCATIVO – TERAPEUTICO
PREMESSA
L’intervento educativo-terapeutico della Comunità Emmaus non è
diretto solo al ragazzo, ma a tutta la famiglia, che viene coinvolta nel programma
di recupero, per un cammino insieme (intervento sistemico).
Gli operatori e i volontari di Emmaus, famiglie, preti e singoli, vogliono stabilire
un rapporto con le FAMIGLIE, in modo da evitare una presa in carico
totale del ragazzo, da parte della Comunità, con la conseguente
delega e de-responsabilizzazione della famiglia. Da questa impostazione
emerge la famiglia come risorsa.
Vogliamo proporre a tutta la famiglia valori e uno stile di vita nuovo,
nella sobrietà, libero da tutte le droghe (alcool, droghe
legali ed illegali).
Il programma non si conclude in comunità, ma continua nel club,
comunità multi-familiare, in cui il nucleo familiare è inserito;
(metodo ecologico-sociale). Di qui un collegamento più articolato
e una presenza più efficace con il territorio.
DEFINIZIONE SINTETICA DEL
PROGRAMMA
Durata complessiva 16 mesi: 12 mesi di programma comunitario residenziale,
diviso in tre fasi di 4 mesi ciascuna. Il sabato e la domenica, la comunità
organizza i suoi interventi educativi e riabilitativi coinvolgendo la famiglia
d’origine, anche per un’eventuale permanenza a casa.
Il programma si conclude con una fase di circa 4 mesi, in regime semiresidenziale,
per i giovani di Foggia e Provincia, in regime residenziale per gli altri, finalizzata
al reinserimento del giovane. Dopo di che l’accolto potrà affiancarsi
alla comunità per incombenze varie, in sistema di mobilità.
I giovani di questa ultima fase partecipano al Club di appartenenza.
LA PRIMA ACCOGLIENZA
Questa fase è preceduta dal filtro che viene fatto dall’incaricato
dell’accoglienza con i tecnici.
La prima accoglienza dura almeno un mese in completo regime residenziale.
L’accoglienza è subordinata all’accettazione da parte della
famiglia di partecipare agli incontri settimanali e di impegnarsi alla sobrietà.
IL PERSONALE
In ogni fase c’è uno staff di almeno tre operatori, punto
di riferimento per tutte le attività comunitarie degli accolti della fase.
Un supervisore delle tre fasi, con funzione di vigilanza sui programmi
educativo-terapeutici degli accolti. Un incaricato del Lavoro; un incaricato dei
Centri di Interesse.
Il gruppo dei tecnici, un medico, due psicologhe, un’assistente sociale.
Nella terza fase i ragazzi accolti cominciano ad avere responsabilità,
nell’ambito del lavoro e dell’animazione.
La fase di reinserimento si realizza normalmente in regime semiresidenziale,
per i giovani di Foggia e Provincia, in regime residenziale per gli altri.
Il giovane, che risiede in famiglia, partecipa al Club di appartenenza; viene
in comunità al mattino, fino al pranzo incluso.
GIORNATA TIPO
Al mattino: lavoro nei servizi vari o nelle incombenze proprie della fase.
La psicoterapia individuale, per noi momento importante, continuerà a svolgersi
al mattino, come ora.
Al pomeriggio: un giorno è occupato dalla riunione con giovani e famiglie.
Un altro giorno ci sarà riunione di tutta la comunità con i ragazzi.
Negli altri quattro giorni i Centri di Interesse (Musica, Teatro, Cultura,
Palestra e Sport).